Le varietà resistenti sbarcano in cantina
L’azienda nel 2018 ha festeggiato i 130 anni di attività e va oltre il biologico e si impegna nel coltivare vitigni altamente ecosostenibili.
L’azienda agricola Le Rive ha festeggiato nel 2018 i 130 anni di attività, nonostante documenti ecclesiastici facciano risalire la presenza della famiglia Bonato dei Bonati a Negrisia già dal 1568. Le intuizioni degli avi della famiglia Bonato hanno dato inizio al cammino necessario al consolidamento in campo vitivinicolo.
IL RINNOVO
Gli ingenti investimenti per l’ammodernamento, l’ampliamento della cantina e il rinnovo dei vigneti confermano l’attaccamento e la passione verso il vino e il territorio che ha animato il padre Gino e che guida ora i figli Luigi e Andrea. In tema di sostenibilità ambientale Le Rive opera da decenni nella ricerca in campo e in cantina; con la vendemmia 2017 sono state vinificate le prime uve provenienti da vitigni resistenti. L’interesse per i vini di queste varietà da parte del consumatore è in forte crescita e Le Rive è tra le prime aziende che hanno investito in questo filone della ricerca scientifica italiana avviandone I ‘impianto e la successiva vinificazione. La grande innovazione delle varietà resistenti è quella di riuscire a produrre uve sane derivanti da incrocio naturale con impollinazione tra la vite europea e la vite americana che assicura frutti resistenti in grado di tollerare meglio le principali avversità come Peronospora e Oidio, resistenza alla siccità, minor consumo energetico. Ne derivano vigneti altamente ecosostenibili adatti anche alle aree più difficili e svantaggiate da un punto di vista climatico, con benefit complessivi per tutta la viticoltura italiana.
UNA RIVOLUZIONE TRATTAMENTI SPECIFICI PER OTTIMI RISULTATI
Grazie a diversi cicli di reibridazione si ottengono nuovi vitigni che presentano quasi integralmente le qualità della vite europea e che da un punto di vista agronomico ed enologico sono da considerare a tutti gli effetti vite europea. L’impatto di questi è “rivoluzionario” in quanto permette di ottenere uve sane con 2-3 trattamenti, quando normalmente ne servono almeno 12-14 in annate difficili e anche più di 20 nei vigneti biologici seppur fatti – in quest’ultimo caso – con prodotti naturali come rame e zolfo.
A VINITALY 2019
Due etichette presentate in fiera proposte sfuse e in bottiglia
La cantina Le Rive offre ai propri clienti due tipi di vini, i quali sono stati di recente presentati in occasione del Vinitaly 2019, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino che si è svolta in fiera a Verona dal 5 all’8 aprile. Queste due tipologie di etichette provengono da vitigni resistenti ovvero: A-mors bianco, il quale è ottenuto da uve Fleurtai, Soreli e Sauvignon, e il secondo l’ A-mors rosso, ottenuto, invece, da uve Cabernet volos. Tali vini vengono proposti sia sfusi che in bottiglia. L’azienda agricola Le Rive ha sede in Negrisia di Ponte di Piave in provincia di Treviso (Italia), nella parte orientale della Gioiosa et Amorosa Marca Trevigiana, a 30 chilometri da Venezia. Già nel 1568 da documenti ecclesiastici si risale alla presenza della Famiglia “Bonato dei Bonati” a Negrisia, paese con radicate ed antiche tradizioni nella coltivazione della vite. Ne è testimone il secolare gelso, che si trova tutt’oggi con la sua maestosità a sentinella della cantina, esempio della viticoltura della zona da secoli, con i “Raggi a Bellussi” delle viti Rabose aggrappate ai gelsi.
La Tribuna di Treviso 28 Aprile 2019