L’antico vitigno Grapariol, il Raboso bianco
Il Veneto è una terra con un’antica tradizione viticola e possiede un ricco e prezioso patrimonio di varietà autoctone. Al giorno d’oggi la conservazione della biodiversità è un argomento molto importante anche per preservare il millenario bagaglio di storia e tradizioni locali che sanciscono il profondo legame tra il territorio e il vino.
Tra i vini della nostra collezione avrete notato uno strano nome, il “Grapariol“.
La coltivazione di questa varietà è documentata già dal Seicento nel famoso volume di Giacomo Agostinetti Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa dove vengono descritte alcune varietà denominate Rabosina e Rabosazza, come pure nell’Ampelografia trevigiana del 1870 dove si parla di Rabosina bianca e Rabosa bianca.
Questo vitigno è vigoroso, rustico e resistente alle malattie.
Il vino che se ne produce colpisce molto per il suo intenso profumo fresco, floreale e fruttato, che ricorda la mela. Il sapore è morbido ma leggermente acidulo.
Noi vi invitiamo a provarlo con il pesce di fiume, soprattutto l’anguilla, o con le tipiche preparazioni locali come il baccalà mantecato.
È un ottimo vino da aperitivo o da fine pasto con la pasticceria secca.